Nella seduta venerdì 26 luglio, alla Camera, è stata discussa la proposta sull’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle tendenze demografiche nazionali e sui loro effetti economici e sociali.

La Commissione, in base alla proposta presentata dai deputati Bonetti, Richetti, Castiglione, D’Alessio, De Monte, Faraone, Gadda, Rosato, Ruffino, Sottanelli, ha il compito di indagare proprio i fenomeni connessi ai mutamenti e alla prospettiva demografica del paese. In particolare, sottoponendo l’attenzione sulla natalità, sull’invecchiamento medio della popolazione, sulla longevità.

In Italia, infatti, la combinazione tra una prospettiva di vita sempre più elevata e un basso tasso di fecondità – i dati ISTAT indicano che il tasso di fecondità
è pari 1,24 nascite per donna – stanno producendo uno squilibrio generazionale.

Numeri che portano maggioranza e opposizione ad essere concordi sulla necessità di intervenire: «La transizione demografica è una delle grandi emergenze, forse la vera pandemia del futuro, oltre a quelle sanitarie», ha affermato Luciano Ciocchetti di Fratelli d’Italia.

Ancora secondo gli studi ISTAT, il rapporto tra popolazione anziana e popolazione giovane in Italia è pari a 182,6 anziani ogni 100 giovani. Questo significa che l’Italia è diventato un Paese che invecchia e in cui non si fanno figli, con un rapporto tra popolazione degli over 65 e quella degli under 15 in costante aumento.

Anche Eleonora Evi, Partito Demografico, ha commentato questi numeri e commentato che «istituire una commissione parlamentare sulle tendenze demografiche ci sembra una buona opportunità per affrontare questa sfida, a patto che non si scada in derive ideologiche».