«Mancano risorse fondamentali per la sanità, e sono inoltre stati tagliati fondi per l’industria, come l’automotive. Ma anche per la scuola e per la pubblica amministrazione, penalizzando in particolare i piccoli comuni che saranno costretti o a limitare i servizi o ad aumentare le tasse». Sono le parole di Elena Bonetti, Vicesegretario di Azione, sulla Manovra di Bilancio, intervenuta nel corso delle Tribune Politiche Canova nella Club House di CEOforLIFE. «Noi di Azione ritieniamo che ci sia ampio margine per modifiche, anche se in Commissione Bilancio sono stati bocciati i primi tre emendamenti, lasciando a 30 anni il limite d’età per le detrazioni per le spese dei figli, il che significa meno possibilità di detrazione per le famiglie. Il bilancio è decisamente negativo: manca di una visione, di una chiara strategia», chiude Bonetti.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni vorrebbe anticipare l’approvazione definitiva della legge entro il 22 o 23 dicembre. Ad ora gli unici ripensamenti del Governo sono arrivati sulla web tax. Originariamente, l’estensione della tassa avrebbe eliminato i limiti precedenti, che esentavano le piccole imprese e si applicavano solo alle grandi multinazionali con ricavi globali superiori a 750 milioni di euro, di cui almeno 5,5 milioni realizzati in Italia.
Questo intervento aveva generato preoccupazioni, soprattutto tra le piccole imprese e le società editoriali, che temevano di dover affrontare una pressione fiscale aggiuntiva in un contesto economico già complesso. Tuttavia, il governo sembra aver deciso di modificare il proprio approccio, limitando per ora le misure più controverse o costose.
Se da un lato l’ampliamento della web tax avrebbe potuto generare maggiori entrate per lo Stato, dall’altro rischiava di danneggiare il tessuto imprenditoriale più fragile, un tema che evidentemente ha spinto il governo a riconsiderare la misura.