di Laura Iannello
Nella giornata in cui a Bruxelles si tiene la riunione dei Ministri dell’Economia dei ventisette paesi dell’Unione Europea, con all’ordine del giorno la verifica sullo stato di attuazione dei rispettivi piani PNRR, a Montecitorio proseguono le audizioni della Commissione Bilancio di Camera e Senato sul testo della manovra. Il presidente dell’INPS, Gabriele Fava, primo ad essere ascoltato, ha espresso il proprio apprezzamento per la decisione di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, scelta che, ha dichiarato, avrà effetti positivi sulla tenuta del sistema previdenziale. Ricordiamo che nella giornata di ieri si sono espressi in maniera negativa sul testo della manovra sia Confindustria che i Sindacati Confederali, i quali hanno confermato lo sciopero generale di protesta del 29 novembre, al quale non aderirà la CISL.
Le audizioni sono proseguite con incontri con i rappresentanti degli Enti Locali, di Istat, Bankitalia, Corte dei Conti e Ufficio Parlamentare di bilancio.
Nello specifico nella maggioranza è scontro sul canone RAI. La Lega ha annunciato un emendamento per tagliarlo da 90 a 70 euro, misura alla quale Forza Italia è assolutamente contraria, ritenendo la misura penalizzante per tutto il sistema radiotelevisivo italiano.
Le opposizioni puntano il dito sui previsti tagli alla Sanità, che a parere di PD e Alleanza Verdi Sinistra costringeranno le Regioni a tagliare servizi ed aumentare le tasse. Dello stesso parere il leader 5 Stelle, Giuseppe Conte, che propone al posto dei tagli di aumentare le tasse sugli extra-profitti delle industrie militari.
Il tutto mentre Tommaso Foti, di FDI, avverte che sui conti non si può sforare, e la Commissione Europea guarda con attenzione all’iter della manovra, ritenendo necessario che non venga stravolta. L’Eurogruppo, inoltre, ha nuovamente sollecitato l’Italia alla ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità.