Bosch sta portando avanti i propri obiettivi sull’azione per il clima come pianificato. Certificato lo stato “climate-neutral” del Gruppo Bosch nelle oltre 400 sedi di tutto il mondo, ora l’azienda sta dando forma ai propri piani per il cosiddetto “Scope 3“.
Bosch punta a ridurre le emissioni di carbonio del 15%, rispetto al livello del 2018, lungo l’intera catena del valore, dai fornitori ai clienti, entro il 2030, per una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di 67 milioni di tonnellate.
L’impegno globale per combattere i cambiamenti climatici sta spingendo verso l’elettrificazione e l’idrogeno verde. L’elettrificazione richiede soluzioni non soltanto per la mobilità, ma anche per il riscaldamento negli edifici. Nell’elettromobilità, gli elementi chiave del cambiamento sono la riduzione dei costi delle batterie e le norme sulle emissioni per raggiungere gli obiettivi climatici. Nella tecnologia per l’edilizia, in particolare per quanto riguarda il riscaldamento e la climatizzazione, l’impiego di pompe di calore ed energie rinnovabili sta acquisendo un ruolo sempre più importante. Bosch ritiene che il settore legato all’idrogeno verde nell’UE avrà un valore di quasi 40 miliardi di euro entro il 2030, con tassi di crescita annuali del 65%. Le celle a combustibile convertono l’idrogeno in elettricità e l’azienda sta sviluppando soluzioni di questo tipo sia stazionarie sia mobili.
Bosch è già H2-ready, dal 2021 fino al 2024 Bosch investirà oltre un miliardo di euro in questa tecnologia. Quest’anno saranno messi in funzione 100 impianti di celle a combustibile stazionarie che forniranno elettricità ad utenze quali data center, produttori industriali e aree residenziali.