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CEOforLife Awards 2024: Alessandro Araimo di Warner Bros apre la giornata sul Social Impact

Redazione

La quinta giornata della quarta edizione di CEOforLIFE 2024 si è aperta con l’intervista al ceo della Warner Bros, Alessandro Araimo. Non solo Amadeus, Fazio, Crozza. Al centro delle politiche interne dell’azienda c’è un tema sempre all’ordine del giorno: il senso di responsabilità che garantista un intrattenimento etico, formativo, capace di soddisfare le esigenze di tutte le fasce d’età, che sia inclusivo e abbracci la diversità.  In  Warner Bros, ha dichiarato Araimo, i temi legati alla diversità e inclusione sono presupposti necessari non solo per lo sviluppo di un lavoro che metta al centro sempre la persona, ma anche per poter poi proporre al pubblico contenuti di qualità, formativi, capaci di offrire con intensità e responsabilità prodotti che siano strettamente legati alla cultura o di semplice intrattenimento, e che sappiano arrivare soprattutto alla fascia più debole della società di oggi, i nostri ragazzi, che hanno bisogno di cura e attenzione.

Nel corso della giornata dedicata al Social Impact, sono state premiate diverse iniziative e progetti. Riconoscimenti che hanno evidenziato l’importanza di innovazioni capaci di creare impatti positivi nelle comunità educative e nei percorsi professionali. Enav  ha prodotto  la serie Podcast “Storie In-sostenibili”, cercando di sensibilizzare sui temi della sostenibilità, raccontando cosa accade quando le aziende non hanno fatto quello che dovrebbero fare. Sielte ha creato l’Academy Sielte-Talenti per la formazione pre-assuntiva di giovani diplomati, con un approccio finalizzato alle competenze e all’inserimento nel mercato del lavoro. Eumetra, istituto di ricerca sociale e di marketing, ha strutturato un osservatorio dedicato ai giovanissimi, dagli 11 ai 18 anni, in modo da capire le loro necessità e esigenze e dare loro gli strumenti per valorizzare i loro talenti.

La sessione pomeridiana  ha ospitato la Task Force Nazionale su Scuola, Università e Futuro del Lavoro. In questo contesto si è discusso di tematiche fondamentali per il futuro del sistema educativo e del mercato del lavoro italiano, con un focus particolare su come il sistema formativo possa rispondere meglio alle esigenze del mondo del lavoro e promuovere l’inclusione sociale. Luigi Tivelli, politologo e presidente dell’Academy di cultura e politica Giovanni Spadolini, ha sottolineato l’importanza di riscoprire un “senso della storia” per evitare di rimanere prigionieri di una “oggicrazia” o, peggio, di una “attimocrazia.”  Il filosofo Corrado Ocone ha rimarcato il ruolo centrale della scuola non solo nella formazione tecnica e professionale, ma soprattutto nell’educazione, intesa come costruzione di una personalità critica e del senso del dovere nei confronti della comunità. Questo concetto è stato ripreso da Josè De Falco, Presidente dell’Associazione Italiana Collaboratori Parlamentari, che ha messo in luce come l’istruzione della cittadinanza sia un prerequisito essenziale per il corretto funzionamento della democrazia. Sul fronte delle competenze lavorative, MariaPia Pedeferri, professoressa del Politecnico di Milano, ha evidenziato il divario tra il numero di laureati STEM, e le richieste dell’attuale mercato del lavoro. Ha quindi suggerito di migliorare i percorsi di orientamento scolastico per incentivare i giovani a intraprendere studi tecnici e scientifici, in linea con le necessità del mondo del lavoro odierno.

A chiudere la giornata il panel di Canova, l’associazione che ha messo al centro del confronto le infrastrutture con il ceo di Infratel Piero Piccinetti e altri ospiti.

Laura Iannello

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