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Coltivare speranze, l’orto delle Meraviglie

Redazione

Negli anni Engineering ha sostenuto diversi progetti di reinserimento lavorativo, come ad esempio nel carcere di Venezia, nella convinzione che la possibilità concreta di reinserimento sociale debba essere parte integrante del processo di rieducazione.

La collaborazione con la cooperativa sociale Rio Terà dei Pensieri è partita per coniugare economia circolare a impegno sociale attraverso il recupero di materiali pubblicitari in PVC trasformati in borse e altri oggetti. Il sostegno è passato poi all’acquisto di saponi ecologici prodotti nel laboratorio di cosmesi che saranno utilizzati nelle sedi aziendali, per arrivare all’Orto delle Meraviglie, un bellissimo progetto ritenuto da subito meritevole di attenzione e di aiuto concreto. L’orto, che si trova in un’area interna al carcere ma non sorvegliata dalle guardie né videosorvegliata, è accessibile soltanto a detenute selezionate.

Questo spazio, il primo che abbiamo realizzato, lo riteniamo davvero prezioso per diversi motivi” – afferma Vania Carlot, Presidente della Cooperativa Sociale Rio Terà dei Pensieri. “Il primo è che consente di comprendere quanto l’impegno, la puntualità, la cura possano contribuire in modo forte al risultato finale, e con l’orto questo si vede crescere giorno dopo giorno. Il secondo è che si ha l’opportunità di migliorare le proprie capacità di collaborare, sostenersi, aiutarsi reciprocamente. Non solo, l’orto offre anche la possibilità di “uscire”, accompagnate dal personale della cooperativa, per vendere i prodotti al pubblico una volta a settimana, in un piccolo chiosco situato nella Fondamenta antistante il carcere

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