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Ddl Nordio, il tema delle intercettazioni all’ordine del giorno

Virginia Saba

Oggi alla Camera si parla di giustizia. In esame il DDL Nordio approvato in Consiglio dei Ministri il 15 giugno 2023 e ora al vaglio del Parlamento. Se la scorsa settimana, tra le polemiche, è stato abolito definitivamente il reato d’abuso d’ufficio con grande scontento delle opposizioni che temono, in questo modo, di cancellare un importante campanello d’allarme per altri reati, come quello di corruzione, oggi sarà discussa la stretta alle intercettazioni che proibisce ai giornalisti di pubblicare quelle stesse intercettazioni che non sono contenute negli atti dei giudici.

Cosa cambia? Con il nuovo disegno di legge potranno essere rese note solo se utilizzate nel corso di un dibattimento o riprodotte dal giudice. In sostanza, se un’intercettazione non compare negli atti pubblici del processo non potrà essere pubblicata. Le carte del processo e le copie degli atti consegnate alle parti  non potranno essere diffuse, a meno che non servano in un altro procedimento specificatamente indicato. La polizia giudiziaria non potrà includere nei verbali informazioni su persone estranee alle parti coinvolte, a meno che queste informazioni siano rilevanti per l’indagine. Il giudice non può inoltre ottenere registrazioni o verbali di intercettazione che riguardino persone diverse dalle parti, a meno che non venga dimostrata la loro importanza. Il pubblico ministero non potrà inserire neppure informazioni personali di persone estranee alle parti nella richiesta di misure cautelari, a meno che non sia essenziale per spiegare completamente il caso.

Disegno di legge (C. 1718)
Trasmesso dal Senato il 16 febbraio 2024
Esame in Commissione (iniziato il 13 marzo 2024 e concluso il 19 giugno 2024)
Discussione in Assemblea (iniziata il 24 giugno 2024)Screenshot 2024 07 09 alle 10.11.18)

 

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