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Dl Salva Casa, in aula la discussione

Marco Mammini

Quest’oggi alla camera è stato discusso il decreto legge 29 maggio 2024, n. 69, il cosiddetto Salva Casa, che interviene nel settore immobiliare tentando di semplificare l’edilizia e l’urbanistica. In particolare, la misura provvede all’introduzione di misure al fine di consentire la riqualificazione e la valorizzazione economica degli immobili, nonché di far fronte alla sempre crescente domanda abitativa e, al contempo, supportando il recupero di patrimonio edilizio esistente e riducendo il consumo del suolo pubblico. Si tenta, altresì, di rilanciare anche il mercato della compravendita immobiliare e superare.

Con tale provvedimento, presentato alla Camera dai suoi relatori, Dario Iaia ed Erica Mazzetti, è estesa anche ai porticati rientranti all’interno dell’edificio la possibilità di realizzare vetrate panoramiche amovibili e trasparenti. Sono assoggettati ad edilizia libera anche le opere di protezione dal sole, come tende da sole o da esterno: «L’obiettivo è rendere più semplice la vita dei nostri concittadini» ha affermato Iaia.

Sono presenti, inoltre, interventi per il recupero dei sottotetti, nei limiti e secondo le procedure della legge regionale. E, per il rilascio del certificato di abitabilità, scende la superficie minima da 28 a 20 metri quadrati, nel caso di un’abitazione ad uso di una singola persona, mentre, per due persone, da 38 a 28 metri quadrati. Viene anche consentito di lasciare installate, qualora ancora necessario, le strutture amovibili realizzate per finalità sanitarie, assistenziali, educative durante il periodo pandemico.

E, per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, il mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro non costituisce  violazione edilizia se contenuto entro determinati limiti stabiliti dal decreto.

Sono attese per domani le dichiarazioni di voto.

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