Dal 2018 Edison è al fianco del FAI, una collaborazione che si concretizza in diverse attività che tracciano un percorso comune verso la sostenibilità e un uso più efficiente delle risorse: servizi energetici, mobilità elettrica, fornitura di energia rinnovabile certificata con garanzie di origine e da quest’anno un progetto di tutela della biodiversità. Edison infatti nel biennio 2022-23 sosterrà quattordici Beni della Fondazione, distribuiti sul territorio nazionale, per la cura delle arnie e la dotazione di bug hotels, prati alti ed essenze nettarifere per favorire le infiorescenze stagionali e la preziosa attività di varie specie di insetti impollinatori. Inoltre, in alcuni Beni, verranno ripristinate e rimesse in funzione rondonaie e nell’ortaglia di Palazzo e Giardini Moroni a Bergamo, all’interno del giardino storico, si manterrà allo stato naturale un’ampia zona di vegetazione per tutelare la presenza di una colonia di tassi.
L’attenzione alla biodiversità e ai servizi ecosistemici a essa associati è importante per Edison perché contribuisce a declinare la propria vision di operatore responsabile e leader della transizione energetica. Edison vede infatti in capitale naturale e paesaggio proprio uno degli assi della sua politica di sostenibilità. Le sue linee strategiche e le azioni quotidiane si ispirano agli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDGs). La società crede fortemente nel ruolo cruciale delle imprese per conseguire questi ambiziosi obiettivi e ha deciso di adottarne alcuni, scelti in base alle proprie attività rilevanti e agli obiettivi di sostenibilità del Gruppo. In particolare ha adottato l’SDG 15 “Vita sulla terra”, proprio perché riconosce il valore degli ecosistemi come essenziali all’equilibrio dell’intero pianeta. In quest’ottica non solo opera nel pieno rispetto delle normative vigenti, monitorando e mitigando i propri impatti, ma promuove anche studi e iniziative mirati alla salvaguardia di aree di pregio dal punto di vista della biodiversità anche ascoltando le esigenze dei territori. Inoltre, nel progettare e costruire nuovi impianti e infrastrutture, considera tutti gli impatti e l’intero ciclo di vita anche a tutela di biodiversità e paesaggio.