Quella legata all’ambiente e alla transizione energetica resta una sfida estremamente attuale: il 40% del consumo energetico e il 36% delle emissioni di gas serra in Europa, ad esempio, sono attribuibili agli edifici, con l’Italia che vede questo problema accentuarsi, non fosse altro per un patrimonio immobiliare pubblico decisamente longevo. In quest’ottica, per potenziare lo sviluppo e l’efficienza energetica, Siram Veolia in collaborazione con l’Istituto per la Competitività (I-Com) ha presentat6o una ricerca molto interessante intitolata “Missione Efficienza, Stato dell’arte e proposte concrete per decarbonizzare il patrimonio immobiliare pubblico in Italia”.
Quadro critico
Ad illustrare i dati della ricerca Emanuela Trentin, CEO di Siram Veolia, e Franco D’Amore, Vicepresidente di I-Com, che nella splendida cornice dell’ambasciata francese a Roma hanno potuto sottolineare l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per affrontare al meglio le sfide legate all’efficientamento energetico nel settore immobiliare pubblico. Per quel che riguarda l’Italia l’analisi evidenzia un quadro critico, aggravato dall’obsolescenza di oltre il 30% degli edifici (almeno 50 anni) e con performance molto al di sotto degli standard energetici. Non solo: la lenta ristrutturazione, giunta appena all’1% del parco immobiliare, si rivela non sufficiente per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei consumi energetici entro il 2030. Più nello specifico le strutture sanitarie nel settore pubblico sono tra gli edifici a più alto consumo energetico, con un rincaro medio dell’80% – nel 2021 e nel 2022 – per quel che concerne la bolletta energetica sanitaria regionale. Un incremento allarmante, soprattutto se si considera che il settore sanitario consuma più del doppio dell’energia di una scuola o di un edificio adibito a ufficio. Risparmiare, quindi, diventa necessario, sia da un punto di vista dei consumi, sia sotto il profilo economico.
Le soluzioni proposte
Nel tentativo di proporre soluzioni concrete, in grado di invertire il trend e raggiungere gli obiettivi di efficientamento energetico, la ricerca analizza cinque casi studio di successo sviluppati nel settore dell’edilizia pubblica. Si tratta di progetti Siram Veolia, implementati attraverso il Partenariato Pubblico Privato (PPP) grazie alla formula contrattuale dell’Energy Performance Contract (EPC). I dati in questo caso sono di grande impatto: le strategie analizzate, in effetti, hanno dimostrato un risparmio energetico medio del 23%, con risparmi economici del 31%, e un investimento totale di 48 euro al metro quadrato.
Dal punto di vista economico, un taglio del 30% nella bolletta energetica sanitaria consentirebbe di risparmiare circa 450 milioni di euro all’anno. L’efficienza energetica, quindi, sarà fondamentale nella lotta per raggiungere le zero emissioni entro il 2050, con Siram Veolia che ha proposto l’integrazione degli obiettivi di sostenibilità in un nuovo strumento, il “PPP for society”, uno strumento in grado di integrare gli obiettivi di riduzione della spesa con il valore creato per l’ambiente, il territorio e la società.
Per saperne di più: https://www.siram.veolia.it/news/ufficio-stampa/efficienza-energetica-decarbonizzare-patrimonio-immobiliare-pubblico