Nel suo intervento durante i CEOforLIFE Awards, Irene Boni, Amministratore Delegato di Talent Garden, ha sottolineato come l’obiettivo di Talent Garden sia “empowering people”, ovvero dare modo alle persone di scoprire e mettere a frutto il loro talento.

La pandemia ha dimostrato il potenziale del digitale ad aziende che avevano difficoltà a riconoscerlo per cui si è innescato un meccanismo di accelerazione che ha portato le imprese a investire molto in digitalizzazione e le persone ad aprirsi alle opportunità del digitale.

Passata la fase più acuta dell’emergenza pandemica, ci sono alcune caratteristiche che rimangono: resta la centralità del digitale come strumento di comunicazione e contatto con il cliente finale, come dimostrato anche dall’alto numero di adesioni ai corsi di user experience design e di richieste da parte delle aziende di formazione sulla customer centricity; l’importanza dei dati, emersa in modo lampante come esigenza delle aziende sia per upskilling interno delle proprie persone sia di trovare talenti in questo settore. Queste trasformazioni digitali stanno interessando soprattutto i comparti dei financial services, dell’energia e delle utilities, che sempre più considerano il consumatore come un asset chiave da mettere al centro del business.

Ogni anno Talent Garden forma in tutta Europa circa 5.000 studenti e 20mila dipendenti di aziende corporate proprio su queste tematiche. Questi numeri testimoniano la consapevolezza che investire sulla formazione delle persone porta a uno sviluppo e a un miglioramento delle performance aziendali.