Che cos’è il renting tecnologico? A spiegarlo, in occasione dei CEOforLIFE Awards dello scorso maggio, è stata proprio l’azienda che per questo progetto ha vinto un premio per la sostenibilità: Esprinet, cioè il più grande distributore di tecnologia informatica del Sud Europa, rappresentato dal CEO Alessandro Cattani: “Noi siamo un soggetto che opera dietro le quinte, un abilitatore. Muoviamo decine di milioni di prodotti tecnologici ogni anno, quindi siamo in qualche maniera complici di un modello di business invasivo, che sfrutta le materie prime consumandole e contribuendo a distruggere il pianeta. Oggi è chiaro che questo modello va cambiato e ci siamo chiesti come potevamo dare un nostro contributo, senza penalizzare i nostri azionisti e intercettando i macrotrend globali”.
La risposta è stata la subscription economy: non più comprare oggetti – in questo caso materiale informatico – per usarli e poi buttarli via, ma usare gli oggetti per un certo periodo di tempo, al termine del quale questi possono essere ricondizionati e rivenduti, tra l’altro ad un prezzo inferiore e perciò accessibile ad una platea più ampia di persone.
Doppio target quindi: sostenibilità ambientale e anche sociale, grazie a questo esempio virtuoso ed innovativo di economia circolare. “Il concetto – ha spiegato ancora Cattani – è la tech democracy ed Esprinet lo sta concretizzando utilizzando la rete di 231.000 rivenditori in tutto il Sud Europa, favorendo un nuovo modello di noleggio operativo, dove il rivenditore più aggiungere servizi di installazione, manutenzione, cybersecurity, etc, e contribuire a dare una nuova vita a milioni di apparecchi elettronici”. Nel piano industriale al 2024 Esprinet prevede 5,6 miliardi di euro di ricavi, di cui circa 200 milioni saranno realizzati in questo modo, dando una seconda vita alla tecnologia che altrimenti andrebbe dismessa. “Noi crediamo molto in una sostenibilità che indirizzi tutti i soggetti: azionisti, dipendenti, clienti, comunità”, ha chiuso il CEO Cattani.