Secondo operatore nazionale del comparto per volumi di acqua fornita, il Gruppo Hera pubblica per il 15° anno consecutivo il report “In buone acque”, unico esempio in Italia di studio annuale dedicato alla qualità dell’acqua di rubinetto. Nella nuova edizione da poco pubblicata, la multiutility emiliano-romagnola rendiconta dunque il proprio impegno per garantire a 3,6 milioni di cittadini un’acqua potabile e sicura, con investimenti superiori alla media italiana (208 milioni destinati al ciclo idrico integrato nel solo 2022, +16% rispetto alla media nazionale) e un milione di analisi, e fa il punto sulla complessità di questo servizio essenziale.
La qualità del servizio offerto da Hera consente notevoli risparmi, economici ed ambientali: nei territori serviti dall’azienda il costo medio per 1.000 litri di acqua è 2,3 euro, tra i più bassi d’Europa, poco più di 0,2 centesimi di euro al litro. Il suo utilizzo, al posto di quella in bottiglia, permetterebbe a una famiglia di tre persone un risparmio di oltre 570 euro all’anno. A questo vantaggio economico se ne aggiunge anche uno ambientale, costituito dal mancato consumo di plastica: il 53% dei clienti Hera beve acqua di rubinetto (sempre o a volte), evitando così l’utilizzo di circa 477 milioni di bottiglie di plastica e il loro trasporto. Se lo facesse il 100%, se ne eviterebbero oltre 1 miliardo.
Infine, nel report è possibile leggere l’etichetta dell’acqua con i valori, per ogni provincia, dei principali parametri analizzati, messi a confronto con i limiti di legge. Tra l’altro, è possibile verificare l’etichetta dell’acqua anche del proprio comune: è riportata nella bolletta e sul canale web di Hera dedicato all’acqua (gruppohera.it/acqua), dove si scoprono anche consigli su come risparmiare l’acqua corredati da una stima del risparmio per ognuno di essi, curiosità e risposte alle domande più ricorrenti.