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Human First: come Renault pone la sicurezza dell’essere umano al primo posto

Redazione

Nel mezzo della più grande rivoluzione conosciuta dall’industria automobilistica, che vede intrecciarsi la transizione tecnologica con quella energetica e digitale, il Gruppo Renault sta ridisegnando la propria strategia di sostenibilità, concentrandosi sulla sicurezza.  Human First: Safety by Renault, in effetti, è il progetto che mostra e dimostra come il gruppo automobilistico stia affrontando questo momento di transizione, concentrando i propri sforzi sulla mobilità elettrica e sviluppando maggiori responsabilità nei confronti della sicurezza e della salute fisica/psicologica degli utenti.

Due strade che il Gruppo Renault ha deciso di percorrere con ambizione, lanciando due specifici programmi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Human First Program, ad esempio, è il programma sviluppato in collaborazione con ricercatori e vigili del fuoco che punta a migliorare la sicurezza degli automobilisti ma anche degli altri utenti della strada, attivando procedure prima, durante e dopo gli incidenti automobilistici. La concept car Human First Vision, invece, illustra il concetto di mobilità del futuro secondo il Gruppo Renault, un progetto che attraverso l’utilizzo di tecnologie volte a preservare la salute del conducente e la sicurezza di tutti gli utenti della strada, è totalmente incentrato sull’uomo. Più in generale, Renault non si limita a progettare soltanto veicoli più sicuri, ma si impegna a proteggere la sicurezza di tutti, a bordo e fuori dall’auto.

Human First Program

Coinvolgendo ingegneri, esperti del LAB e i vigili del fuoco, il Gruppo Renault ha sviluppato un programma molto articolato, su 3 assi principali, con l’obiettivo di migliorare quotidianamente la sicurezza di tutti.

  • Prevenzione degli incidenti. Oltre 60 equipaggiamenti per la sicurezza e 36 sistemi avanzati di assistenza alla guida. Renault si impegna a ridurre i rischi sviluppando una serie di tecnologie che analizzano le condizioni di guida (intervenendo in caso di rischi imminenti), semplificano la guida e facilitano le manovre di parcheggio (proteggendo l’auto e l’ambiente circostante);
  • Gestione degli incidenti. Grazie alla partnership con i vigili del fuoco, il Gruppo Renault ha formato circa 5000 operatori in tutta Europa, accorciando i tempi di intervento sui veicoli elettrici e riducendo al tempo stesso il numero delle vittime. Una collaborazione raccontata in una campagna di comunicazione mondiale, che permette ai vigili del fuoco di guadagnare tempo nella golden hour, i 60’ minuti immediatamente successivi ad un incidente, in cui i soccorsi sono senz’altro più efficaci. In quest’ottica. il gruppo automobilistico, coinvolgendo i vigili del fuoco durante la progettazione dell’auto, ha lanciato tecnologie come Fireman Access, accesso speciale che permette di dirigere il getto d’acqua direttamente sulla batteria, diminuendo di quasi 3 ore il tempo necessario per spegnere un incendio. Qrescue, invece, è il QR Code posto sul parabrezza, grazie al quale i vigili possono accedere immediatamente alla scheda tecnica del veicolo. SD Switch, infine, è la funzione che permette di scollegare la batteria dall’alta tensione.
  • Riduzione degli incidenti. Renault ha progettato una serie di servizi connessi per i veicoli di nuova generazione. È il caso, ad esempio, di Safety Score, che analizzando le abitudini di guida fornisce consigli utili al conducente. Safety Coach, invece, informa chi è alla guida dei rischi che si incontreranno sul percorso, mentre Safety Guardian coordina i sistemi di assistenza rallentando la vettura, rilevando la stanchezza del conducente e, se necessario, allertando i soccorsi.

Human First Vision

Nell’ambito di Software République, il Gruppo Renault ha presentato una concept car rivoluzionaria, dotata di 20 tecnologie innovative capaci di fungere da angelo custode per tutti gli utenti (automobilisti, ciclisti e pedoni), per il veicolo e per la strada. Una mobilità estremamente tecnologica (riconoscimento posturale e facciale per accedere ed avviare il veicolo, sistema audio immersivo e ricarica bidirezionale) e più sicura, che si articola a supporto di tutte le componenti.

  • Salute del conducente. Grazie al continuo monitoraggio, Renault mette la salute del conducente sempre più al primo posto. L’Health Monitoring Assistant, infatti, monitora frequenza cardiaca e respiratoria, fornendo consigli di guida e suggerendo esercizi di respirazione. L’E-mood Assistant, invece, analizza voce ed espressione facciale del conducente, cogliendone così l’umore. Il Real-time Health Assistant, infine, analizza i dati della salute, allertando i soccorsi in caso di malore.
  • Salute del veicolo. Controllo del conducente e dello stato di usura del veicolo, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative. Il Predictive Car Health monitoring, infatti, monitora lo stato delle principali componenti, facendo un’analisi istantanea e previsionale. Il Car Health NTF certificate, invece, grazie alla blockchain certifica stato di salute e storico dell’auto.
  • Strade più sicure. Grazie all’interconnessione con il mondo circostante, il Gruppo Renault migliora la sicurezza dentro e fuori l’abitacolo dei suoi veicoli. Il Predictive risky zone alert, ad esempio, grazie alle statistiche sugli incidenti e la connessione con i semafori, determina i rischi e allerta il conducente. Il Real Time vulnerable road user protection protegge gli utenti più vulnerabili, mentre il Predictive emergency vehicle alert, grazie al supporto della V2X, avvisa i conducenti sull’arrivo dei veicoli di emergenza, facilitandone così il passaggio.

L’uomo al primo posto

Il Gruppo Renault, quindi, ridisegna il proprio modello di business, integrando la sfida alla decarbonizzazione con un impegno più forte sulla responsabilità sociale. I due programmi Human First, infatti, pongono l’uomo al centro del progetto, innovando le tecnologie a supporto della sua salute, della sua sicurezza e della sua serenità. Al tempo stesso, collaborando con diverse organizzazioni, il Gruppo Renault mira a ridisegnare una mobilità e una citta più sicura e a misura d’uomo.

 

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