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Idrogeno verde per decarbonizzare l’industria ceramica: accordo Iris-Edison per H2 Factory

Redazione

Rendere l’industria della ceramica, eccellenza italiana di cui Iris Ceramica Group è tra i leader per soluzioni innovative e di alta gamma, più sostenibile attraverso l’utilizzo dell’idrogeno verde. Consiste in questo l’accordo tra Iris e Gruppo Edison, che hanno annunciato lo sviluppo di H2 Factory, il nuovo stabilimento produttivo di Castellarano (in provincia di Reggio Emilia) che utilizzerà appunto idrogeno verde – ossia alimentato da energia rinnovabile – prodotto grazie a un sistema all’avanguardia realizzato su misura.

Questa iniziativa avvia un nuovo corso per la decarbonizzazione di un settore industriale particolarmente energivoro, il cui contributo è determinante per il raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica del Paese e del distretto ceramico – area concentrata tra la Provincia di Modena e Reggio Emilia – che è un territorio strategico per questo comparto produttivo. L’impiego dell’idrogeno verde nel processo produttivo prevede accorgimenti speciali, non solo in termini di impiantistica – come il forno ingegnerizzato per essere alimentato con un blend di idrogeno e gas naturale – ma anche in termini di opere cantieristiche strategiche, come le vasche di raccolta dell’acqua piovana, il sistema di pannelli fotovoltaici sul tetto dello stabilimento e aree ad hoc di produzione e stoccaggio dell’idrogeno.

“Siamo di fronte ad una nuova alba per l’industria ceramica e per l’intero settore – ha commentato Federica Minozzi, CEO di Iris Ceramica Group -. Il principio alla base della nostra fabbrica a idrogeno verde è quello che io definisco un nuovo umanesimo industriale, al cui centro vi è la sostenibilità con tutti i suoi fattori: ambientali, sociali ed economici. La sfida è arrivare ad avere un forte risparmio di CO2 entro i prossimi 2 anni e di fare da apripista al settore ceramico e all’intero distretto, dimostrando che anche un’industria energivora può trasformarsi in un modello virtuoso di transizione energetica “net zero”. Ci auguriamo, che altre realtà, possano seguire il nostro esempio, a vantaggio di tutto il territorio, portando anche alla formazione di nuove expertise professionali”.

“Nonostante gli scenari inediti di questi ultimi anni abbiano colpito in particolar modo la catena di fornitura e abbiano cambiato i paradigmi portando a dover rivedere il business plan, abbiamo continuato a lavorare con perseveranza buttando il cuore oltre gli ostacoli e scegliendo le migliori sinergie. Con il supporto tecnico e di servizi ad alto valore di Edison Next, puntiamo al raggiungimento della carbon neutrality della nostra produzione di lastre in ceramica entro il 2030. C’è un filo rosso che lega l’economia all’ecologia, come ben espresso da mio padre già negli anni 60 con l’equazione: Economia = Ecologia. Crediamo e sosteniamo una nuova cultura industriale del saper fare, che vede in questa transizione ecologica necessaria un’occasione di cambiamento per un presente e un domani migliore”, ha concluso Federica Minozzi.

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