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Jozsef: “Abolire diritto di veto e voto all’unanimità, che paralizzano le grandi decisioni”

Marco Mammini

In vista delle prossime elezioni europee, presso la CEOforLIFE ClubHouse di piazza di Montecitorio a Roma, si sono tenute le Tribune Politiche, l’incontro di Canova Club organizzato in collaborazione con CEOforLIFE e Montecitorio News24. Un’occasione di ascoltare candidati ed esponenti dei più importanti partiti politici candidati alle prossime elezioni europee.

Per la lista Stati Uniti d’Europa, che vedrà correre insieme Italia Viva e Più Europa – con il sostegno di altri quattro tra partiti e movimenti politici: i Radicali Italiani, il Partito Socialista Italiano, i Libdem Europei e l’Italia c’è -, è intervenuto il giornalista francese Eric Jozsef.

“Ho risposto all’appello di Emma Bonino per portare avanti l’idea di cambiare l’Europa verso una direzione federale, un’Europa unita che abbia gli strumenti per prendere decisioni concrete ed efficaci”. Una scelta che, secondo Jozsef, si traduce cominciando “con l’abolizione del diritto di veto e la fine delle decisioni all’unanimità, che paralizzano le grandi decisioni, come il caso dell’Ungheria di Orban, in relazione al sostegno dell’Ucraina”.

E, a proposito di guerra, si è parlato di una difesa comune europea, per la quale, secondo il giornalista francese e candidato di Stati Uniti d’Europa, “sarebbe indispensabile avere un governo europeo legittimato democraticamente dai cittadini. Senza un governo europeo, non possiamo avere una vera politica estera o una vera difesa europea”.

Nel corso dell’intervento, Jozsef ha affrontato diverse tematiche di rilievo, dall’economia, al ruolo di un ipotetico leader europeo, passando per il tema sempre caldo dell’immigrazione, per cui, prima di tutto, “sono richiesti pragmatismo e umanità”, e, in conclusione, quello della democrazia “messa in pericolo, non solo dalle interferenze esterne, ma anche dalla frustrazione dei cittadini che vedono i loro rappresentanti incapaci di affrontare le grandi sfide”. “È fondamentale”, ha proseguito Jozsef, “che i leader eletti abbiano i mezzi per esercitare il potere e prendere decisioni efficaci. La retorica nazionalista che promette di risolvere i problemi senza un reale potere decisionale rischia di minare la democrazia stessa”.

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