Hanno nomi fantasiosi ed evocativi come Pizzone, Paperattolo e Tazziglia le immagini della campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata lanciata dal Gruppo Iren e dal titolo “La differenziata, fatta male, genera mostri”. L’impatto forte della campagna è generato proprio dai tre “ibridi” protagonisti: una rappresentazione grafica degli errori più comuni nella separazione dei rifiuti, dal cartone della pizza gettato sporco nella raccolta carta, alla ceramica conferita erroneamente insieme al vetro.
L’iniziativa del Gruppo Iren è stata realizzata grazie alla collaborazione dei Comuni in cui l’azienda svolge il servizio di igiene ambientale e punta a stimolare i cittadini nell’adottare i giusti comportamenti al momento di svolgere la raccolta differenziata. Al centro della campagna anche il tema della partecipazione attiva dei cittadini per il corretto smaltimento dei rifiuti: pur partendo da risultati positivi in termini di raccolta differenziata in molti dei territori serviti, in primis l’Emilia, è infatti importante coinvolgere i cittadini nel processo rendendoli parte attiva, con l’obiettivo di migliorare sempre più la qualità della differenziata.
Simpatica ma al tempo stesso dal potere fortemente simbolico, la campagna “La differenziata, fatta male, genera mostri” ha colpito sicuramente nel segno: continuare con un impegno deciso nelle tematiche inerenti alla corretta raccolta differenziata può sicuramente dare un contributo eccellente in tutto il percorso di sviluppo sostenibile.