Negli ultimi anni l’avvento del digitale ha fortemente aumentato le istanze di sicurezza informatica, privacy e gioco responsabile. Aspetti sui quali Lottomatica ha sempre posto rilevante attenzione con l’obiettivo di coniugare sicurezza, tecnologia e tutela del giocatore nell’ambito delle sue strategie di sviluppo.
Il futuro dell’industria italiana del gioco passa attraverso la sostenibilità e l’impatto del settore sulla società, l’economia e l’occupazione, nel rispetto dell’ordine pubblico e della legalità. Un equilibrio realizzabile, come emerge anche dall’ultimo rapporto Censis-Lottomatica sull’andamento delcomparto in Italia.
Il gioco legale rappresenta l’argine più solido allo sviluppo di quello illegale, da sempre nelle mani della criminalità organizzata. L’83,6% degli italiani ritiene che lo Stato debba regolare e gestire il gioco legale a tutela del singolo e della collettività e l’81,7% che sia sempre compito dello Stato sensibilizzare e informare sui rischi di dipendenza che ne derivano. D’altro canto, secondo il 59,8% degli intervistati limitare il gioco legale farebbe lievitare il numero di giocatori illegali, con evidenti vantaggi per la criminalità. D’altronde, lo ha dimostrato la pandemia con le relative misure restrittive: il volume d’affari del gioco illegale è cresciuto in un solo anno del 50%, passando dai 12miliardi stimati nel 2019 ai 18 del 2020, con il concreto rischio di arrivare a superare i 20 miliardi.
Secondo il report del Censis, l’industria del gioco legale genera inoltre benefici in termini di occupazione, reddito, valore aggiunto e gettito fiscale che finanzia la spesa pubblica. Sono 300 in Italia i concessionari autorizzati dallo Stato, 80mila i punti vendita, 150mila gli occupati diretti e indiretti del settore. Nella filiera diretta sono 8.271 le imprese del gioco legale, con circa 40mila addetti e un fatturato annuale di 14 miliardi di euro.