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Lo stampaggio a caldo incontra il risparmio energetico: meno consumi, più prestazioni.

Redazione

Uno dei trend più attuali in ambito manifatturiero è quello dell’efficienza energetica.

Se ormai già da alcuni anni si parla sempre con maggiore urgenza di soluzioni capaci di ridurre i consumi e limitare così le relative emissioni di CO2, è altrettanto vero che il costo dell’energia rappresenta oggi un importante vincolo per la competitività delle imprese.

Un doppio sprone per fare di più e meglio, in particolare per le aziende energivore.

Un approccio sostenibile

Farina Presse, azienda di Suello (LC) che si occupa della progettazione e costruzione di presse per lo stampaggio a caldo di componenti metallici e dei relativi sistemi per l’automazione, conosce bene questa realtà: un percorso intrapreso ormai da tempo, come provano le molteplici attività svolte in questa direzione.

Siamo da sempre alla ricerca di soluzioni che rendano la nostra società più sostenibile. – spiega Marco Gritti, Managing Director e CEO di Farina Presse – Lo dimostrano le numerose certificazioni che abbiamo ottenuto, a partire dalla ISO 14001 per arrivare alla ISO 50001. Nel 2011 abbiamo installato un impianto fotovoltaico che ci permette di generare il 35% circa dell’energia elettrica che consumiamo per la costruzione delle nostre macchine. Infine, ogni anno prevediamo ulteriori investimenti in sostenibilità: prossimamente aggiorneremo gli inverter con unità di nuova generazione per rendere ancora più efficiente il nostro impianto fotovoltaico e valuteremo l’installazione di un sistema di accumulo per migliorare la quota di autoconsumo di energia fotovoltaica. Nel contempo, stiamo sostituendo i nostri veicoli con mezzi ibridi”.

Un approccio che ben si sposa con la filosofia alla base dell’Energy Efficiency Movement, il Movimento lanciato da ABB e volto ad accogliere ogni genere di azienda, dai costruttori di impianti agli sviluppatori di software, dai produttori di componentistica agli integratori, al fine di raggiungere lo scopo comune legato proprio al miglioramento dell’efficienza e alla riduzione dei consumi elettrici.

Con la tecnologia Kers – 40% sui consumi

Per definizione, le presse per lo stampaggio a caldo dei metalli richiedono grandi quantità di energia per lavorare. Ciò non significa che non si possano ottenere importanti risultati sul fronte del risparmio energetico.

Per questo l’ufficio tecnico di Farina Presse ha progettato e realizzato una soluzione in grado di recuperare buona parte dell’energia che altrimenti, con gli impianti tradizionali, sarebbe andata persa sotto forma di calore.

“Abbiamo implementato il principio del recupero dell’energia cinetica alle nostre macchine. – prosegue Gritti – Proprio come avviene con la rigenerazione in frenata sui veicoli elettrificati, anche la nostra nuova linea di presse è in grado di recuperare fino al 40% dell’energia per riutilizzarla in un secondo momento. Il maggior recupero lo si ottiene nella fase iniziale del processo di stampaggio, evitando di dissipare la quantità di energia che normalmente si trasforma in calore negli apparati frizione e freno. Questa tecnologia, denominata KERS, è possibile grazie all’integrazione di motori torque e inverter di nuova generazione di ABB (ACS880 Multidrive)”.

I numeri non mentono

La tecnologia KERS può essere definita l’“uovo di colombo” per le aziende del settore.

Per impianti che impegnano centinaia di kW per funzionare, risparmiare il 40% di energia significa diminuire drasticamente i costi in bolletta e accelerare il ritorno dell’investimento.

Non solo: assicura infatti prestazioni superiori rispetto alle macchine tradizionali, con un superiore numero di colpi al minuto e alla netta riduzione del rumore e delle vibrazioni.

“Nel 2021 abbiamo venduto sette di questi impianti: è bastato spiegare agli acquirenti le qualità della tecnologia KERS per farli propendere subito verso la nostra linea a risparmio energetico” conferma Gritti.

Se questi impianti fossero stati di tipo convenzionale, infatti, avrebbero consumato 1.700.000 kWh di energia in più, corrispondenti all’emissione di circa 1.300 tonnellate di CO2 in atmosfera che, per essere smaltite, avrebbero richiesto il lavoro di più di 20.000 alberi dell’età di 10 anni. Inoltre, considerando l’attuale costo dell’energia, questo risparmio può riservare piacevoli sorprese a livello economico.

Si tratta infine di macchine che, per le loro caratteristiche di risparmio energetico, consentono l’accesso a importanti finanziamenti, in alcuni casi anche a fondo perduto.

Adatta anche al retrofit

Buona parte delle nuove macchine vendute da Farina Presse sarà basata su tecnologia KERS (in azienda confermano come l’obiettivo 2023 di ottenere il 70% del fatturato dalla nuova linea green sia ampiamente raggiungibile), ma esiste pur sempre un considerevole parco installato basato sulla precedente tecnologia.

Per questo è stato ideato un kit, il “kit energy saving” per l’aggiornamento dei modelli più vecchi, capace di migliorarne le prestazioni riducendone nel contempo i consumi.

“L’ingresso nell’Energy Efficiency Movement ha permesso di confrontarci con realtà anche molto diverse dalla nostra, ma con un obiettivo comune. – conclude Gritti – Sono convinto che dallo scambio di idee nasceranno opportunità che ora nemmeno immaginiamo, un punto di partenza verso un miglioramento costante della nostra efficienza e di quella dei nostri clienti”.

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