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Lundbeck Italia presenta “Storie di ordinario cervello: la stra-ordinaria rassegna cinematografica sulla salute mentale a Roma”

Redazione

La salute del cervello è il massimo impegno di Lundbeck, azienda farmaceutica danese che opera anche nel nostro paese con un doppio approccio che comprende lo sviluppo di farmaci e iniziative di prevenzione e informazione. Tra quest’ultime, Lundbeck Italia ha da poco concluso il ciclo di incontri “Storie di ordinario cervello: la stra-ordinaria rassegna cinematografica sulla salute mentale a Roma”, con l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sul tema della salute mentale. L’evento, organizzato da Lundbeck Italia su iniziativa del senatore Antonio Guidi e con il patrocinio del Senato della Repubblica, è andato in scena presso il Cinema Giulio Cesare di Roma con la proiezione di quattro grandi film per parlare di salute mentale fra cinema, scienza ed emozioni.

Dopo la conferenza stampa del 14 novembre nella splendida cornice del Tempio di Adriano a Roma, in cui è stato sottolineata l’importanza di parlare, attraverso un linguaggio innovativo come quello cinematografico, a tutti e per tutti di salute mentale affinché si attui una maggiore de-stigmatizzazione di questo tema e diventi ordinario riferimento di dibattito sociale, dal 19 al 22 novembre è stata la volta delle proiezioni e dei dibattiti.

Pellicole come “A beautiful mind”, “Blue Jasmine”, “Freedom Writers” e “The Danish girl” hanno presentato diverse sfaccettature del grande tema del benessere mentale, indagando il confine tra salute e patologia, la depressione come male in grado di oscurare le persone affette e lo stigma che ancora la circonda, ma ancora il disagio giovanile e l’identità sessuale come disagio se manca una corrispondenza tra il proprio sesso biologico e l’identità di genere.

Alle proiezioni sono poi intervenuti esponenti del mondo clinico in grado di offrire una visione scientifica a quelle che sono le tematiche trattate, lavorando insieme a tutti gli stakeholder e le istituzioni coinvolte per continuare ad impegnarsi su patologie come quelle correlate alla salute mentale e del cervello che sono spesso state considerate come meno urgenti o marginali, affinché siano create ulteriori normative, percorsi di presa in carico e programmi di awareness, per una gestione a 360 gradi della salute mentale.

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