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Marattin: «Serve un PNRR ogni 5 anni, dedicato a transizioni digitali ed ecologiche»

Marco Mammini

Alle elezioni europee, Italia Viva e Più Europa – insieme al Partito Socialista Italiano, ai Radicali Italiani, ai Libdem Europei e a L’Italia c’è – correranno insieme con la lista Stati Uniti d’Europa. “Abbiamo scelto il nome Stati Uniti d’Europa, perché crediamo che l’Europa sia arrivata ad un bivio. A questo punto, o accelera nel percorso di integrazione oppure perde l’occasione di giocare da protagonista nel gioco mondiale”, ha spiegato il deputato di Italia Viva, Luigi Marattin, il quale ha proseguito criticando le candidature ‘fittizie’ di alcuni leader politici: “Matteo Renzi, a differenza degli altri leader, si è candidato realmente, per andare in Europa e lavorare per gli interessi nazionali. Se ci si candida per regolare i conti o per un test della propria popolarità, si sta svilendo il senso della democrazia e si perde l’occasione per rappresentare il proprio paese”.

Marattin ha, poi, parlato del ruolo dell’Europa in relazione ai due grandi attori mondiali, quali Cina e Stati Uniti d’America e di un possibile piano economico, secondo cui “Serve un PNRR ogni 5 anni dedicato alle transizioni digitali ed ecologiche, poiché siamo in un mondo in cui gli Stati Uniti con l’Inflation Reduction Act hanno messo investito 320 miliardi di dollari e la Cina ha già vinto la sfida sulle auto elettriche”.

Infine, c’è stato spazio anche per un commento sul Piano Mattei e per discutere circa l’intelligenza artificiale. Su questo punto Marattin ha espresso chiare preoccupazioni. “Ho la sensazione che i tentativi di seguire l’intelligenza artificiale facendo regolamentazione siano sempre più lenti del progresso dell’intelligenza artificiale. Ma la cosa più importante, a mio avviso, è che nell’epoca dell’intelligenza artificiale, qualcuno si sta chiedendo come cambiare il sistema formativo? Queste sono domande che nessuno si sta ponendo. Questo dibattito su come cambiare la scuola non lo vedo. E, se non lo facciamo, ci condanniamo ad un futuro peggiore rispetto al presente”.

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