Continua l’impegno di Lundbeck Italia sul tema della salute mentale attraverso la presentazione del cortometraggio “Mi vedete?” al Giffoni Next Generation nell’ambito del progetto “AdoleSCIENZE”, insieme ad Havas Life ed in collaborazione con Giffoni Innovation Hub. Il cortometraggio racconta la storia di Dafne, una ragazza di 16 anni che soffre di depressione, ed il suo percorso di cura che la porterà alla guarigione, a testimonianza del fatto che la depressione è una malattia e, come tutte le altre malattie, si può curare e superare.
Il progetto “AdoleSCIENZE”, infatti, nasce con l’obiettivo di sensibilizzare ed aumentare la consapevolezza sulle patologie mentali in età adolescenziale, stimolando il dialogo sull’argomento, con lo scopo ultimo di abbattere il pregiudizio che lo accompagna. In particolare, la diffusione della pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto particolare sulla salute mentale dei giovani, causando un aumento dei sintomi di depressione e ansia e diventando, quindi, un tema sempre più urgente dal punto di vista sociale.
Per la realizzazione del cortometraggio è stata richiesta la partecipazione di clinici esperti e di un Board Scientifico in modo da raccontare una storia che si avvicinasse il più possibile alla realtà. Anche la scelta del formato del cortometraggio è strategica: quello del cortometraggio, infatti, è un linguaggio moderno ed immediato che permette di trattare un argomento delicato come quello delle malattie mentali in fase adolescenziale in maniera diretta e semplice sia alle famiglie, sia alle istituzioni ma soprattutto ai giovani stessi.
“La pandemia ha avuto un impatto importante sulla salute mentale dei giovani, facendo aumentare i disturbi di ansia, depressione, fenomeni d’isolamento, autolesionismo e persino suicidio. È per questo motivo che abbiamo voluto realizzare questo cortometraggio: i giovani rappresentino il nostro futuro ed è compito di ciascuno di noi prenderci cura del loro benessere. Lundbeck da sempre mette al centro delle sue azioni le persone e la salute del loro cervello. Parlando di persone non possiamo non parlare anche di giovani ed è proprio a questi ragazzi, alle loro famiglie, alle scuole e alle istituzioni a cui vogliamo rivolgerci con questo cortometraggio per rendere visibile ciò che ancora oggi agli occhi di molti non è. Per far ciò inoltre siamo fortemente convinti che bisogna creare una forte alleanza tra tutti gli attori: solo insieme possiamo fare in modo che questa tematica non venga ignorata, ma bensì affrontata” dichiara Tiziana Mele, Amministratore Delegato di Lundbeck Italia.