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“Raggiungere gli obiettivi di Parigi è ancora tecnicamente possibile”: l’IPCC si rivolge ad imprese e istituzioni.

Redazione

Con il nuovo rapporto di Sintesi (Synthesis report – SYR), si ha un piano d’azione nei confronti del cambiamento climatico; una vera e propria “guida di sopravvivenza per l’umanità” come la definisce Antonio Guterres, Segretario Generale Onu.

All’interno dell’AR6, l’Intergovernmental Panel on Climate Change afferma che gli obiettivi di Parigi sono ancora raggiungibili ed è possibile mantenere gli 1,5° come soglia entro cui contenere il riscaldamento (già fissata nel 2018).

Tuttavia, negli ultimi 5 anni l’incremento di temperatura ha già superato 1.1°, a causa di risposte manchevoli da parte delle grandi istituzioni; ciò sposta l’esito più probabile ad un pericoloso aumento medio globale di 3.5°. Piero Lionello in uno dei capitoli del report IPCC scrive, “ci si attende che il numero di decessi e persone a rischio di stress da calore aumenti con il riscaldamento globale, raddoppiando o triplicando per un innalzamento della temperatura pari a 3°C, rispetto a 1,5°C.

È indubbio che tali fenomeni avrebbero conseguenze estreme tanto nel mondo naturale quanto in quello antropico; nel caso dell’Europa Mediterranea e dell’Italia ciò si verificherebbe soprattutto in forma di insicurezza idrica, alimentare, vulnerabilità delle coste (e di conseguenza del settore turistico), ma anche una forte intensità di riscaldamento estivo e danni agli ecosistemi terrestri e marini. Aditi Mukherji, Principal Researcher per l’International Water Management Institute, all’interno del report, sottolinea come “Quasi la metà della popolazione mondiale vive in regioni altamente vulnerabili ai cambiamenti climatici. Nell’ultimo decennio, i decessi per inondazioni, siccità e tempeste sono stati 15 volte superiori nelle regioni altamente vulnerabili”, le quali regioni, nella maggior parte dei casi, hanno contribuito solo in minima parte al cambiamento climatico.

Il punto focale evidenziato dall’IPCC sta nella tempestività con cui adottare la “guida di sopravvivenza” come dichiarato dal presidente del panel, Hoesung Lee: “se agiamo ora, possiamo ancora garantire un futuro sostenibile e vivibile per tutti”. Il report, inoltre, suggerisce di accompagnare alle politiche di sostegno contro i cambiamenti climatici, delle misure di adattamento agli stessi, per un approccio a 360 gradi che renda più sostenibili le condizioni attuali; le stime dimostrano, a riguardo, che il miglioramento delle condizioni di salute della popolazione che deriverebbe da questi provvedimenti, porterebbero a benefici economici più che sufficienti per risanarne i costi.

La scienza, dunque, ha svolto il suo compito: non solo è disponibile un piano dettagliato per fare fronte ai danni ambientali, ma sembra che si abbiano tempo e risorse sufficienti ad avere successo in tale obiettivo. Sta ora ai governi, gli investitori e alle istituzioni agire rapidamente e con il chiaro proposito della sostenibilità globale.

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