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Save the children – Progetto HUB 0-6 (o Polo Millegiorni)

Redazione

“Se oggi guardiamo l’Italia, dobbiamo dire che non è un paese per bambini: è un paese in cui, in particolare, la pandemia ha portato una grandissima accelerazione delle disuguaglianze, ci troviamo con oltre 1 milione e 300 mila bambini in povertà assoluta, il dato più alto degli ultimi 15 anni, con un tasso di dispersione scolastica superiore alla media europea e soprattutto registriamo  un enorme divario territoriale. Le disuguaglianze nascono dalla primissima infanzia, per questo abbiamo scelto di concentrarci sui primi 1000 giorni dei bambini, da cui prende spunto anche il nome del progetto, “Polo 1000 giorni”. Questa  fascia di età è fondamentale per lo sviluppo emotivo, cognitivo, fisico e psicologico di un bambino e riteniamo fondamentale investire nei servizi che contribuiscono a rafforzare i bambini sin dai primi anni di vita”. Daniela Fatarella, Direttrice Generale, Save the Children Italia.

In particolare, il progetto mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Aumentare l’accesso ad opportunità educative di qualità per bambini e bambine di 0-6 anni che vivono in famiglie e contesti territoriali ad alta vulnerabilità socio-economica;
  • Potenziare l’offerta, creando un’area ad alta densità educativa per la prima infanzia ed interventi integrati socio-sanitari con i nidi e le scuole dell’infanzia;
  • Aumentare l’autonomia dei genitori;
  • Aumentare i livelli di tutela e sicurezza dei contesti educativi.

In aree ad alta densità educativa, si intende ampliare l’offerta educativa e di cura (hub per la prima infanzia) tramite un approccio integrato con il territorio basato su:

  • Servizi educativi giornalieri età 12/36 mesi con offerta oraria differenziata e flessibile;
  • Attività educative e ricreative 0-6 anni presso l’hub, nidi, scuole infanzia, biblioteche, teatri, aree verdi;
  • Azioni di sostegno alla genitorialità, orientamento, accompagnamento ai servizi del territorio e supporto alla cura di sé e dei propri figli (supporto psicologico e psico-pedagogico), inclusi i laboratori per alfabetizzazione linguistica e digitale dei genitori;
  • Consulenze con pediatri, nutrizionisti, legali e altri professionisti;
  • Interventi personalizzati “doti di cura”, per rispondere ai bisogni dei bambini e delle bambine più vulnerabili con un budget dedicato. È prevista inoltre la formazione degli educatori sull’approccio educativo integrato 0-6 e sui sistemi di tutela (Child Safeguarding Policy) per prevenire abuso e maltrattamento.

Proprio per questo innanzitutto Save the Children realizzerà  un Hub 0-6 nelle aree più vulnerabili, soprattutto nei luoghi in cui sono presenti i progetti Fiocchi in Ospedale e Spazio Mamme;  i bambini tra 12 e 36 mesi saranno coinvolti in un Servizio educativo quotidiano e quelli tra 0 e 6 anni nelle attività educative alla presenza di almeno un adulto di riferimento; i genitori prenderanno parte a  percorsi di supporto alla genitorialità; per far fronte alle situazioni di maggiore vulnerabilità verranno assegnate delle “doti di cura”; saranno inoltre stilati accordi/protocolli sottoscritti con realtà locali per stabilizzare la collaborazione tra ambito sociale, sanitario, educativo; infine, verrà elaborato un modello sperimentale replicabile di intervento educativo integrato (socio-sanitario e educativo) per la prima infanzia.

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