UPDATE:

Schädle (GLS): “Ecco come ridurremo l’impatto ambientale delle consegne last mile”

Redazione

Quale può essere il contributo all’ambizione delle zero emissioni di una società di logistica e delivery globale come GLS?

A rispondere, in occasione degli ultimi CEOforLIFE Awards, è stato Klaus Schädle, Group Area Managing Director di GLS, una delle aziende premiate: “Entro il 2045 vogliamo essere completamente decarbonizzati. A livello di Gruppo, abbiamo già una flotta di 730 veicoli alimentati con carburanti che non siano benzina e gasolio e siamo intenzionati a continuare in questa direzione per arrivare a 1.300, cioè il 15% dell’intera flotta. Tuttavia, sostituire gradualmente i veicoli per le consegne non è sufficiente, servono anche le stazioni di ricarica e se all’interno di queste usassimo energia elettrica tradizionale, saremmo punto e a capo. Per questo puntiamo sull’energia sostenibile e, in Italia, vogliamo arrivare al 30% di energia autoprodotta da fonti rinnovabili”.
Il programma è quello di installare impianti fotovoltaici sui tetti dei magazzini per poter produrre autonomamente l’energia necessaria all’attività di ricarica dei mezzi. Ecco perché la nostra Sede nel centro di Milano è a zero emissioni.

 

Queste azioni – ha proseguito Schädle – fanno parte di un piano più ampio di riduzione dell’impatto dell’attività di last mile nei centri urbani, che prevede anche la modifica dei processi di consegna con l’incentivazione di soluzioni Out of Home, cioè di punti di consegna alternativi, che mitighino le problematiche di congestione del traffico nei centri città”.

Schädle ha anche annunciato una partnership con Iveco, volta alla creazione di una flotta composta il più possibile da veicoli a basse e zero emissioni, ricordando che, nell’aprile 2021, GLS ha presentato il progetto ClimateProtect con l’ambizione di raggiungere l’annullamento delle emissioni e la neutralità ambientale entro il 2045. Un traguardo che l’azienda cercherà di raggiungere attraverso lo sviluppo progressivo di attività con step intermedi: la prima fase vedrà GLS impegnata nella compensazione delle emissioni di CO₂ well to-wheel (letteralmente “dal pozzo alla ruota”, cioè ottimizzando la tecnologia propulsiva), per la quale il Gruppo ha già conseguito il certificato EN 16258:2012.

Condividi

articoli correlati