Le auto elettriche in circolazione sono ancora relativamente poche, ma aumentano sempre di più. Bosch stima che, entro il 2030, rappresenteranno circa il 70% di tutte le nuove auto immatricolate in Europa. Di conseguenza, ad aumentare è anche la domanda di batterie e di riciclo delle materie prime in esse contenute, come il litio, il cobalto e il nickel. La stessa Bosch ha sviluppato appositi macchinari, attrezzature e software per far fronte a questa sfida. Bosch Rexroth, ad esempio, fornisce a Battery Lifecycle Company, una joint venture tra TSR Recycling, consociata di REMONDIS, e Rhenus Automotive, il primo sistema completamente automatizzato d’Europa per la scarica e il disassemblamento dei moduli della batteria.
Il sito testerà le batterie usate di diversi produttori, ne eseguirà la scarica completa e le preparerà per il successivo smantellamento. I carrelli portapezzi del nuovo stabilimento trasporteranno ciascuno fino a 150 kg di materiale a una velocità di 18 metri al secondo. In altre parole, basteranno meno di 15 minuti per scaricare automaticamente otto batterie agli ioni di litio dalle auto elettriche (oggi ci vogliono 24 ore). L’energia residua dei moduli può essere utilizzata per far funzionare il sistema di riciclo e inoltre il sito utilizzerà la tecnologia industriale di Bosch per la produzione di batterie in loco, inclusi i sistemi di trasferimento modulari e la piattaforma di controllo ctrlX AUTOMATION. Ogni anno l’impianto di Battery Lifecycle Company riciclerà fino a 15.000 tonnellate di materiali per batterie. L’inizio delle attività dell’impianto è previsto per l’estate 2023.
“L’elettromobilità potrà affermarsi nel lungo termine solo se saranno disponibili materie prime sufficienti per la produzione delle batterie. Il riciclo svolge un ruolo fondamentale in questo senso e ci aiuta a rendere la produzione più sostenibile: riutilizziamo ciò che abbiamo già usato e recuperiamo le materie prime” ha spiegato Stefan Hartung, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch.