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CEOforLIFE Awards 2023: recap 18 Ottobre “Social Impact”

Redazione

È stato Social Impact il tema centrale della terza giornata dei CEOforLIFE Awards 2023: dopo i primi due appuntamenti in cui sono stati premiati i CEO nelle categorie “Environment” e “Health & Wellbeing”, il 18 ottobre si è parlato di diverse tematiche: dalle politiche aziendali che promuovono uguaglianza ed equità fino al benessere psicologico in azienda, senza tralasciare l’importanza dello sport. La terza giornata di premiazioni è stata anche un’occasione per interrogarsi sulla sostenibilità sociale e su cosa ancora bisogna fare per implementarla in modo capillare.

A dare il via alla giornata dedicata al tema “Social Impact” la presentazione del premio in collaborazione con la Comunità San Patrignano

Giordano Fatali, CEOforLIFE: “L’amicizia con San Patrignano nasce dalla parola Vita. Noi di CEOforLIFE proteggiamo la vita in tutte le sue declinazioni e quale miglior esempio dal quale imparare se non quello di San Patrignano”.

Roberto Bezzi, Comunità San Patrignano: “Per noi di San Patrignano il voler collaborare con le imprese è un impegno che facciamo per i giovani”.

Elisa Zambito Marsala, Intesa San Paolo: “Come prima istituzione finanziaria del paese abbiamo deciso da tempo di intervenire nel sociale. La sostenibilità è uno dei pilastri del nostro piano”.

Massimo Serafini, Comunità San Patrignano: “San Patrignano dà la possibilità di vivere, facendo riscoprire le emozioni. Tramite il lavoro e la costanza si può uscire dalle dipendenze”.

Massimo Fiaschi, Manager Italia: “I giovani chiedono soldi, tempo ma anche emozionarsi sul lavoro. Questo può essere una chiave per la produttività del nostro Paese”.

A seguire interventi istituzionali e delle prime aziende premiate:

Luca Ciriani, Ministro per i Rapporti con il Parlamento: Il PNRR è strategico per questo paese e per la ripartenza: si tratta di una grande opportunità per il Paese, strettamente connessa anche con gli obiettivi europei di transizione sostenibile e digitale”.

Antonella Polimeni, Rettrice Università Sapienza”: “La Sapienza ha varato un paper sulla sostenibilità per allinearci agli obiettivi SGDS, il cui tema fondamentale è quello della sostenibilità ambientale”.

Dario Nardella, Sindaco di Firenze: “Non c’è nessuna tematica che non metta d’accordo i sindaci di tutta Europa, in primis la lotta al cambiamento climatico. Ci siamo dati come obiettivo, entro il 2040, di decarbonizzare le nostre città. Per avere modelli sostenibili servono riforme vere”.

Stefano Locatelli, Anci: “Quello che dobbiamo fare noi sindaci è far collaborare istituzioni e aziende. In alcune zone la chiusura di aziende ha portato al degrado e l’impegno dei Sindaci è quello di riqualificare i territori. Bisogna avere il coraggio di investire e le aziende italiane hanno grande coraggio”.

Pierroberto Folgiero, Fincantieri: “Fincantieri è un laboratorio di industria pesante che è rimasta in Italia grazie al coraggio di chi ci ha preceduto e della politica che ci ha difeso. Per riportare gli italiani ai mestieri dobbiamo modernizzare e robotizzare i cantieri. Dobbiamo lavorare sulla leva tecnologica e sul welfare delle persone, puntando ad essere i primi al mondo”.

Ernesto Maria Ruffini, Agenzia delle Entrate: “C’è esigenza di rinnovare il Fisco, inteso dai Costituenti come capacità contributiva e non tributava. Le riforme vanno accompagnate dalle persone che devono portarle avanti, in primis i cittadini”.

Nicola Lanzetta, Gruppo ENEL: “Il Paese sta facendo passi importanti per la transizione energetica e anche i cittadini stanno facendo la propria parte. La sfida è rappresentata dal fatto di avere una rete di distribuzione che sia in grado di ospitare nuovi impianti e che sappia resistere agli eventi estremi del cambiamento climatico”.

Round Table Diversity, Equity & Inclusion

Alessandra Locatelli, Ministro per le disabilità della Repubblica Italiana: “Io immagino le prospettive per il futuro sempre più inclusive in un mondo del lavoro che ha bisogno di forze nuove, di talenti, di competenze e soprattutto di guardare avanti cercando di tenere presente che ognuno può avere una qualità, un talento da offrire; bisogna solo dargli l’opportunità di farlo.”

Maria Enrica Danese, TIM “Noi crediamo che l’inclusione sia fatta di tante cose. In particolare, siamo attivisti del gender gap. Vogliamo essere credibili e generare attenzione a partire dal nostro claim “la parità non può aspettare”. È un cambiamento possibile, anche velocemente, ma ha bisogno della partecipazione di tutti.”

Pedro Garcia Martin, Minsait: “Le donne non si laureano spesso in materie scientifiche, bisogna incrementare questa base. Il mondo tecnologico deve rivoluzionarsi e le donne devono prenderne più parte. Per noi essenziale è il talento.”

Simona Scarpaleggia: “Il bello di CEOforLIFE è che unisce l’ideale all’azione. Bisogna portare avanti misure concrete, questo fa sì che le aziende progrediscano. Se lavoriamo tutti insieme in modo inclusivo arrivano buoni risultati”

Kristin Engvig, WIN & WIN Conference “Il percorso verso l’inclusione è un percorso individuale e collettivo. Si tratta di rispetto dei valori umani. Bisogna avere una visione, incentivare la curiosità ed essere aperti al diverso, pur rimanendo severi sui valori essenziali da condividere”

Giovanna Boggio Robutti, FEduF: “Siamo un soggetto no profit con l’obiettivo di aiutare a costruire una cultura economica di base. Il nostro lavoro è cercare di portare cultura nuova, di sostenibilità, di inclusione, di diritti e che non può lasciar fuori nessuno. Non è una cosa che si può far da soli, noi lavoriamo in rete, con le istituzioni. La relazione più consapevole tra noi e il denaro è un valore e un diritto, si tratta di benessere.”

Elisa Zambito Marsala, Intesa Sanpaolo “Siamo la prima banca del paese, il primo datore di lavoro in italia, questo vuol dire enorme responsabilità. Sono tantissime le iniziative avviate sui temi di contrasto di alle disuguaglianze e inclusione sociale. Lavoriamo con le imprese, e cerchiamo il talento. Attiviamo azioni sistemiche con aziende per supportare donne fragili che sono in difficoltà a livello lavorativo, familiare e personale. La dignità delle persone attraverso il lavoro è un bene prezioso”

A prendere poi posto sul palco sono stati i graditissimi CEO che hanno raccontato le progettualità portate avanti dalle aziende:

Stefano Greco, Nokia: “Parlare oggi di inclusione mi fa capire di essere sulla strada giusta. In Nokia la parte ESG è sempre stata al centro delle nostre attività e l’innovazione tecnologica non è solo competenza tecnica ma anche creatività e capacità di pensare outside of the box. Investire in inclusione è un investimento strategico”.

Francesca Portincasa, Acquedotto Pugliese: “In alcuni settori come il nostro, da un lato per le donne c’è la consapevolezza di affrontare quotidianamente una sfida, dall’altro c’è l’autolimitazione. Noi attuiamo politiche di genere che sono davvero concrete”.

Michele Antognoli, BFF Banking Group: “Siamo una multinazionale che è cresciuta molto negli ultimi dieci anni e in Italia abbiamo deciso di acquisire un terreno per poter costruire la nostra sede in un’ottica di integrazione con la comunità. Si tratta di una sede che riqualifica un’intera area del Comune di Milano ed è energeticamente efficiente”.

Fabio De Petris, BAT Italia: “Non è facile attrarre investimenti in Italia ed aver convinto il gruppo a costruire in diciotto mesi uno stabilimento in Italia è stato un grandissimo successo, soprattutto grazie alla collaborazione con le Istituzioni. In questo stabilimento c’è una spinta innovativa dal punto di vista dei prodotti, il che ha a che fare con la sostenibilità, è uno stabilimento carbon neutral”.

Renato Lastaria, Bosch Italia: “Per il noi il progetto Neet-on è un progetto in cui diamo dei percorsi formativi teorici e pratici ai Neet, come ad esempio mancanza di orientamento scolastico e di fiducia. I nostri tutor rimettono al centro la consapevolezza dei ragazzi”.

Cesare d’Amico, d’Amico Società di Navigazione: “I valori di un’azienda di famiglia sono molto importanti e nonostante la nostra azienda sia cresciuta molto, quello che mi fa piacere è che siano rimasti sempre gli stessi. Tutte le nostre persone partecipano alle decisioni dell’azienda”.

Stefano Carone, Il Prisma: “Il progetto Cantiere Sociale è nato internamente con la voglia di riuscire a portare effetti positivi nei luoghi in cui andiamo a progettare i nostri spazi. Identifichiamo progetti sociali che possano coinvolgere le persone dei quartieri per dare loro senso di comunità”.

Angela Natale, Boeing: “Siamo interessati a progetti di sostenibilità intesa in senso lato e con i progetti STEM vogliamo rivolgersi alle risorse. Per noi l’essere umano è una risorsa ed è quella più importante. Il nostro claim “people first” è con noi da più di dieci anni”.

Interventi Istituzionali

Maurizio Lupi, Onorevole: “Un Italia migliore non ci potrà essere se non affrontiamo il problema della natalità. Non si tratta di un problema solamente economico e bisogna intervenire con politiche diverse, che siano strutturali”.

Sandra Savino, Sottosegretario Economia e Finanze: “è necessario che la politica abbia la capacità di attrezzare i territori per accogliere le istanze delle imprese. I territori hanno una valenza straordinaria ed è fondamentale il rapporto tra impresa e politica”.

Alessandro Cattaneo, Onorevole: “La creazione di posti di lavori nella mia cultura liberale è già di per sé di interesse pubblico. Per spendere bene e in tempo i soldi del PNRR bisogna coinvolgere le imprese”.

Seconda Round Table dedicata ai CEO e alle progettualità aziendali

Salvatore Turrisi, Sielte: “Quello che stiamo vivendo in questo periodo di transizione digitale nel nostro paese, con la grande opportunità del PNRR, è uno degli esempi più toccanti per le imprese, anche per la mia. È un progetto sfidante e ambizioso che prevede una cablatura del paese in toto, in brevissimo tempo e con tutte le difficoltà del caso. Bisogna cominciare a prevedere quello che accadrà in un percorso di digitalizzazione massiva.”

Diego Pisa, Teleperformance: “Come facciamo a dare valore ai nostri clienti se non la diamo prima ai nostri dipendenti? E quindi li abbiamo messi al centro della nostra strategia, abbiamo investito sulle nostre persone, ma anche nelle comunità in cui operiamo. Abbiamo investito negli ospedali, nelle scuole, nelle parrocchie di quartiere.”

Admir Nocaj, Bouygues E&S Italia S.P.A.: “Stiamo tentando da molto tempo di capire come avvicinarci alla realtà delle aziende, delle città, delle persone che fanno parte di noi. Teniamo alla salute e al benessere dei nostri collaboratori. Sotto ai nostri uffici ci sono dei camper dove operano dei medici che visitano gratuitamente i nostri dipendenti.”

Emiliano Rantucci, Avanade: “Una delle nostre principali aspirazioni è quella di diventare una delle aziende più inclusive al mondo. Per questo vogliamo sostenere le categorie più vulnerabili, come i rifugiati politici, e fornire loro una formazione in campo informativo, migliorando la loro condizione di vita”.

 

Dario Roncadin, Roncadin: “Nella nostra strategia di business, le nostre persone sono l’asset più importante.”

Fabrizio Ruggiero, Endered Italia: “La nostra convinzione come gruppo e come azienda è che dietro alle attività che facciamo ci sia la capacità di migliorare la performance”

Michela Greca, Ascot: “Siamo noi che dobbiamo tendere la mano ai paesi emergenti e aiutarli con le nuove tecnologie italiane e sostenibili per potersi migliorare”.

Marco Piantanida, Haribo Italia: “Siamo partiti a fare una mappatura per capire che cosa volesse dire per noi “diversity-equity-inclusion” all’interno dei nostri uffici e una delle cose che è emersa quest’anno è stata la differenza di età. Quindi, con la terapia ricreativa, abbiamo provato a far avvicinare generazioni differenti.”

Antonio Bagetta, ConTE.it: “Vogliamo che il nostro impatto sulla comunità locale cresca in modo sostenibile e responsabile. Il nostro modello organizzativo mette sempre al centro le persone. Portiamo avanti diversi progetti volti a migliorare il rapporto vita/lavoro ma non trascuriamo l’attenzione per l’ambiente. La tutela del nostro pianeta è un obiettivo da dover portare avanti soprattutto per le generazioni future.”

Terza Round Table dedicata ai CEO e alle progettualità aziendali

Giovanni Falcone, Citroën Italia: “Con CEOforLIFE condividiamo gli stessi valori per creare benessere e migliorare il mondo in cui viviamo. Quest’anno il progetto della nostra AMI parlerà di bullismo con professionisti e psicologici all’interno delle scuole”.

Pietro Geremia, San Marco Group: “Puntiamo a creare valore, rinvestendo il nostro profitto, e puntiamo molto sulla sostenibilità. Un altro pilastro del nostro piano ESG è rappresentato dal sociale, arrivando oggi ad un sistema innovativo che comprende diverse iniziative”.

Nazareno Ventola, Aeroporto di Bologna: “L’aeroporto gestisce e sviluppa infrastrutture e nel nostro settore si pensa a sostenibilità solamente quando è legata al green. Su questo abbiamo preso decisioni importanti per essere net-zero ma anche la sostenibilità sociale per noi è importante”.

Andrea Coli, Concentrix + Web Help: “Nel 2020 abbiamo creato una fondazione no profit per lavorare nell’ambito sociale in progetti legati all’educazione e digitalizzazione a favore dei giovani. Facendo attività sul territorio ci siamo resi conto che i giovani hanno skill sommerse che devono mostrare e che servono nelle aziende”.

Barbara Cominelli, JLL: “Per noi gli obiettivi di sostenibilità non sono solo interni ma anche di supporto ai nostri clienti per raggiungere i propri. Abbiamo un target net-zero e di diversity & inclusion e da amplificatori trasformiamo il nostro modello di business per portare un modello di supporto ai nostri clienti”.

Umberto Tossini, Lamborghini: “Abbiamo una cultura della performance: abbiamo iniziato dal terzo settore con il supporto di esperti e di Università per lanciare iniziative in grado di rimuovere ostacoli nascosti: ben venga la certificazione ma anche la concretezza”.

Michele De Capitani, SACE: “Abbiamo un ruolo particolare dell’economia italiana, all’intersezione tra imprese, finanze ed istituzioni. Sentiamo quindi la responsabilità di spingere sulla sostenibilità delle imprese. Facciamo scuoting di settori con una forte connotazione ESG, con un Piano che possa comprendere un misto di questi settori”.

Manuela Franchi, Dovalue: “Ci occupiamo di recupero crediti e il nostro rapporto con il debitore rappresenta la parte principale della nostra strategia ESG e cioè il sociale. Nel nostro percorso di crescita abbiamo inglobato realtà diverse ed è per questo che abbiamo istituito un Comitato che si fa portavoce di dialogo interno e attivo”.

Adriana Versino, Fondazione Vodafone: “Per i ragazzi è fondamentale essere cittadini digitali consapevoli, partendo dai Neet e dalla necessità di creare competenze: per farlo abbiamo costruito un app che insegna competenze digitali di base attraverso il gioco”.

A dare il via alla sessione pomeridiana l’inspirational speech di Alessandro Ossola

Alessandro Ossola, Presidente Bionic People “Penso di essere un ragazzo fortunato, anche se ho perso tanto, quasi tutto. Noi come associazione abbiamo voluto cambiare il concetto di disabilità e l’obiettivo è quello di dimostrare alle aziende questo cambiamento. Tramite la formazione e i progetti concreti possiamo realizzare l’impossibile e trasformare la teoria in pratica”

Prima Round Table del pomeriggio dedicata al benessere psicologico con Mindwork

Mario Alessandra, Mindwork: “Noi riteniamo che sono le aziende, dove le persone trascorrono 1/3 della loro vita, a dover portare avanti progetti e trovare soluzioni per migliorare la salute mentale dei propri dipendenti e per promuovere una cultura più sana e attenta. Se un lavoratore sta bene in un’azienda, è anche un cittadino migliore.”

David Lazzari, Ordine degli Psicologi: “La parola ‘crisi’ significa opportunità ma c’è bisogno di impegno e di azioni concrete affinchè possa avvenire questo passaggio. La società ha bisogno di adeguarsi, le imprese non possono essere lasciate sole in questo percorso. Bisogna concepire la scuola come luogo di promozione e di prevenzione della salute mentale e iniziare a mettere in campo delle nuove figure come quella dello psicologo di base. Il nostro modo di agire attuale è disfunzionale, lo stato deve ragionare come impresa in termini di costi/benefici e fare investimenti differenti, migliori”.

Cristiana Capotondi, attrice: “Credo che si sia una grande necessità di fare cultura e di condividere dati relativamente al tema del benessere psicologico. Sono da sempre attenta a queste tematiche e ritengo che la sostenibilità di cui tanto, giustamente, si parla, prima che ambientale è psicologica, personale e relazionale”

Silvia Gabbioneta, Nokia Italia: “Quando si parla di benessere si pensa subito allo smart working, noi crediamo, invece, che il Covid ha fatto emergere o ha semplicemente evidenziato un bisogno in particolare: avere relazioni in presenza. Dopo tanta distanza, abbiamo deciso di creare eventi e mettere le persone in contatto.”

Diego Pisa, Teleperformance Italia: “Dallo scoppio della pandemia abbiamo deciso di offrire ai nostri collaboratori supporto psicologico, durante l’orario di lavoro con dei professionisti esterni. Non credevamo che avrebbe funzionato, invece i risultati sono stati clamorosi.”

Biancamaria Cavallini, Mindwork: “Il tema della salute mentale sta entrando sempre di più nelle aziende. Anche le PMI stanno iniziando ad interessarsi a questo tema. Il servizio di ascolto psicologico è centrale ma non basta. Sempre più spesso mi viene chiesto di ricercare la ‘ricetta del benessere’, cioè cosa fa stare bene le mie persone e cosa no. Questa ricetta cambia in base all’azienda ma è importante misurarla. Il cambiamento avviene nella Leadership, è essenziale che i manager siano attenti e coraggiosi”

A chiudere la terza giornata dei CEOforLIFE Awards 2023, la Round Table Sport & Benessere

Andrea Abodi, Ministro: “Lo sport è doppiamente difesa immunitaria: individuale, con la qualità della vita che migliora con la pratica e generale per la comunità. Lo sport deve combinarsi al tema della scuola e della salute”.

Giovanni Malagò, CONI: “L’aspetto attuativo è la grande sfida che noi sosteniamo e promuoviamo. Come detto dal Ministro Abodi, ci si deve occupare di sport come pratica propedeutica per la salute e componente nelle scuole”.

Fefè De Giorgi, Nazionale Italiana Maschile di Pallavolo: “Per creare una cultura sportiva è necessario partire dalle scuole. I giovani devono sensibilizzarsi alla maglia azzurra della Nazionale che può essere fonte di ispirazione”.

 

 

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