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Dl agricoltura approvato, Camera vota la fiducia

Marco Mammini

Nel corso della giornata di giovedì 11 luglio, alla camera si è discusso, votato e approvato (con 181 voti favorevoli) il decreto di legge recante disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale. Un provvedimento, su cui è stata posta la fiducia – suscitando così le polemiche dell’opposizione – e che interviene su diversi ambiti critici del paese, come la siccità, che sta investendo soprattutto il sud Italia e la Sicilia, la diffusione di virus e fitopatologie tra animali, ma anche le conseguenze del cambiamento climatico e del conflitto in Ucraina.

«L’intervento del legislatore diventa ancor più importante di fronte ad una serie congiunture avverse, che hanno avuto ripercussioni economiche e sociali. Una crisi a cui il Governo sta rispondendo con determinazione con azioni concrete che si affiancano ad altre misure già prese», ha affermato Martina Semenzato di Noi Moderati.

Agricoltura
©Michael Gäbler

Una linea seguita da Marco Cerreto (Fratelli d’Italia), il quale ha tenuto a ringraziare il «governo Meloni e la tenacia del ministro Lollobrigida con cui abbiamo rimesso al centro l’agricoltura nell’agenda della politica europea. E l’agricoltore al centro di un sistema vitale senza il quale non si può neanche parlare di approvvigionamento, la sicurezza e la sostenibilità ambientale».

Per Bonelli (AVS), invece, «questo è l’esempio di un governo sconnesso con le emergenze di questo paese. Le politiche di questo governo amplificano la crisi climatica: vanno nella direzione opposta di quello che dice la scienza». E sempre dall’opposizione sono arrivate critiche sull’insufficienza di queste misure: «Ci fa piacere vedere all’interno di questo decreto molte delle richieste che come Partito Democratico abbiamo fatto su questi provvedimenti. Tuttavia, manca la visione e una strategia di lungo corso, finalizzati a proteggere la redditività delle imprese» ha detto Antonella Forattini (PD). Così come Daniela Ruffino di Azione, per cui «non sono sufficienti queste opere, poiché occorre un approccio sistemico e integrato, con una strategia idrica nazionale»; mentre per Carmen Di Lauro (M5S): «Si tratta di un decreto omnibus che tratta tanti temi e male. Ad esempio, le cause del problema dei virus sono gli allevamenti intensivi, non gli animali. Si è persa l’occasione di intervenire su temi cruciali per il nostro paese. Questo sarà un decreto dannoso che con i suoi interventi spot non farà altro che aggravare i vari e tanti problemi che intende affrontare».

La risposta della maggioranza non è tardata ad arrivare ed è passata dalle parole di Giuseppe Castiglione (Forza Italia): «Oggi c’era necessità di intervenire in maniera urgente e quindi con il decreto legge. Questo è un provvedimento, non esaustivo, ma che incide in maniera significativa su alcuni temi della nostra politica agricola». E, ha aggiunto Mirco Carloni della Lega: «Il decreto legge è il primo di una serie di provvedimenti necessari per dare una risposta tangibile alle giuste istanze del comparto agricolo, della pesca e dell’acquacoltura».

Questi i principali punti del Decreto Agricoltura: sospensione dei pagamenti per i mutui e i finanziamenti a rimborso rateale per le aziende che hanno subito una riduzione del 20% del volume d’affari nell’ultimo anno; aumento del Fondo per la sovranità alimentare e delle risorse dedicate ai produttori di grano e alle imprese della pesca; stanziamento di 15 milioni di euro per le aziende siciliane danneggiate dalla siccità persistente; fondi per agricoltori di Romagna, Marche e Toscana colpiti dall’alluvione del 2023; 50 milioni di euro per i viticoltori del centro-sud danneggiati dalla peronospora e 2 milioni per quelli colpiti dalla flavescenza dorata della vite; proroga di un anno per la sperimentazione delle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea) fino al 31 dicembre 2025; definizione più dettagliata dei costi medi di produzione, dei costi di produzione e dei prezzi dei beni 30 milioni di euro per contrastare la Xylella e favorire reimpianti e riconversioni nell’olivicoltura; 4 milioni di euro per i coltivatori di kiwi colpiti dalla moria del kiwi; rafforzamento degli interventi contro la Psa, con aumento dei fondi e poteri per il Commissario straordinario; nomina di due commissari distinti per l’eradicazione della brucellosi e della tubercolosi e il contenimento del granchio blu; obbligo per le aziende che comprano e vendono cereali di comunicare al Masaf il volume totale delle operazioni ogni tre mesi; mantenimento della tassazione fiscale agevolata per agricoltori che realizzano piccoli impianti fotovoltaici per uso aziendale; Istituzione di una banca dati sui contratti di appalto in agricoltura; potenziamento del personale ispettivo e creazione di un sistema informativo per la lotta al caporalato con il coinvolgimento di tutte le amministrazioni pubbliche; proroga dell’incarico del Commissario per la scarsità idrica con un piano di interventi urgenti; istituzione del Dipartimento per le politiche del mare.

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