Edison ha annunciato il suo ingresso in Musa s.c.a.r.l (Multilayered Urban Sustainability Action), una realtà basata sul concetto di innovazione e finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito delle iniziative del PNRR e promosso dall’Università di Milano-Bicocca.
Il progetto include la collaborazione di 29 soggetti privati e pubblici, ed ha come obiettivo la trasformazione dell’area metropolitana del capoluogo lombardo, attraverso la creazione di un hub per la sostenibilità. L’iniziativa ha ottenuto un finanziamento di 110 milioni di euro in tre anni e un investimento di circa 116 milioni, per lo sviluppo di un approccio mirato alla rigenerazione di Milano in chiave sostenibile e inclusiva e che punti alla collaborazione tra pubblico e privato.
“Il progetto Musa è una grande occasione per creare un laboratorio di rigenerazione urbana nel cuore di Milano che permetta di integrare energia, mobilità e sostenibilità nella ridefinizione della modalità di utilizzo degli spazi urbani, creando un ambiente inclusivo a misura di cittadino e a prova di futuro. La partecipazione al progetto MUSA è pienamente in linea con la strategia di Edison che vede i progetti di rigenerazione urbana come un ingrediente essenziale a supporto della transizione energetica dei territori e leva di sviluppo per il Paese.” Ha dichiarato Lorenzo Mottura, Executive Vice President Strategy, Corporate Development & Innovation di Edison a proposito di questa importante collaborazione.
Nel dettaglio, il progetto Musa mira a sviluppare soluzioni smart per l’energia rinnovabile e la gestione dei rifiuti, studiare nuovi modelli di mobilità green, creare un polo di incubazione e accelerazione per startup, incrementare l’utilizzo dei big data per la salute e il benessere dei cittadini, realizzare nuove soluzioni di finanza sostenibile e per una società sempre più inclusiva.
In questo contesto le risorse stanziate dal PNRR giocano un ruolo cruciale, in particolare in relazione al finanziamento della ricerca applicata, formazione e trasferimento tecnologico e di conoscenze in modo da diminuire il gap tra mondo accademico e tessuto produttivo attraverso innovazione ed inclusione per realizzare processi di co-creazione con enti territoriali, società civile e terzo settore.