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Mulè: « Dopo gli aiuti alle PMI, ora dobbiamo prevedere piani abitativi»

Marco Mammini

Nella giornata di mercoledì 23 ottobre, la Camera ha approvato in via definitiva la legge che promuove lo sviluppo delle start up e PMI, introducendo agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti. A questo proposito, nella cornice dei CEOforLIFE Awards, è intervenuto Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera: «In Italia, c’è la necessità che le startup innovative e le PMI siano messe nelle condizioni di competere in un mercato in cui si rischia di essere fagocitati dalle grandi aziende. Siamo, quindi, intervenuti con questo provvedimento, approvato in via definitiva ieri, che, attraverso incentivi fiscali, mette le startup innovative e le PMI nelle stesse condizioni delle aziende più grandi».

Una misura che si traduce in aiuti finalizzati a sostenere questi player del mercato, soprattutto nei loro primi anni di vita. «Essere a fianco delle startup e delle PMI significa fornir loro degli strumenti, soprattutto di tipo fiscale e finanziario» ha proseguito Mulè. «Ed è necessario farlo soprattutto nei loro primi anni di vita, così da garantirgli un futuro. Questo è quello che abbiamo fatto ieri».

Successivamente, Mulè si è espresso anche sull’emergenza abitativa nelle grandi città, che comporta problemi per i lavoratori e gli studenti. Per fronteggiarla, «dobbiamo prevedere piani abitativi con alloggi al passo con i tempi, degni e confortevoli, dei quali lo Stato deve farsene carico insieme a privati». E su questo non c’è tempo da perdere, ha avvertito in conclusione il vicepresidente della Camera: «Sono piani che richiedono dai 3 ai 5 anni per essere realizzati, perciò dobbiamo agire repentinamente per evitare una tragedia in termini di PIL, di consumi e di benessere del paese».

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