Il Gruppo Hera ha ottenuto la certificazione per la parità di genere per le proprie 11 maggiori società: una ulteriore conferma di una cultura aziendale inclusiva e attenta alle persone. Fin dalle sue origini il gruppo bolognese ha infatti promosso iniziative finalizzate alla parità di genere: nell’ambito della selezione e assunzione, della gestione della carriera, degli sviluppi retributivi, politiche di welfare e conciliazione, progetti di sensibilizzazione e comunicazione per favorire una cultura aziendale inclusiva e libera da stereotipi e pregiudizi. Si tratta di un riconoscimento importante per la multiutility, nella quale la presenza femminile si attesta sul 28% e si registra una crescita costante della presenza delle donne in ruoli di responsabilità coerente con la distribuzione dei generi: nel 2022 l’incidenza del personale femminile tra i quadri e dirigenti è di circa un terzo.
“Il sistema UNI/PdR 125:2022 certifica un percorso avviato da tempo, che ha visto tra le tappe più significative la sottoscrizione della Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro, lanciata in Italia nel 2009, e la costituzione nel 2011 di un gruppo di lavoro di Diversity Management, composto da colleghi e colleghe di diverse funzioni dell’azienda, e si affianca alla nostra presenza ormai costante nel Bloomberg Gender Equality Index e ai primi posti a livello mondiale nel Refinitiv Global Diversity & Inclusion Index”, ha dichiarato il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera Cristian Fabbri. “Si tratta quindi di un ulteriore tassello che testimonia l’impegno e i risultati raggiunti dal Gruppo per rimuovere ogni barriera, anche culturale, che pregiudichi l’accesso e la crescita professionale in azienda in base al genere, significativo per un’azienda che vuole essere un esempio virtuoso sul territorio, anche in termini di responsabilità sociale ed equità”.